Riequilibrio tra pensare e sentire.
L’essere umano non si dimostra con il pensare ma con il sentire.
L’attivazione di una delle 2 facoltà inibisce l’altra. Per essere in contatto con le sensazioni si richiede di non sentire.
Sentire è ciò che si percepisce direttamente in una situazione, di un oggetto, di una persona.
Pensare è l’interpretazione che in tale situazione o esperienza ci dà la nostra mente, e che può essere anche in antitesi a quanto provato.
Mentre il sentire è sempre immediato e spontaneo, il pensare è inevitabilmente influenzato a priori dai nostri schemi mentali, dai pregiudizi, valori, costumi della cultura e della società a cui apparteniamo.
Sentire significa percepire la realtà del momento; pensare è proiettare le proprie speranze, paure e credenze sulla situazione stessa. Solo sentendo possiamo affermare veramente di esistere. Il sentire si può affermare a pieno solo con l’esperienza sensoriale diretta, interiore ed esteriore.